Il padre che era Guru, l’appellativo onorifico con il quale viene designato un maestro spiritual, e sacerdote del tempio, lo scelse fin da bambino per proseguire il suo insegnamento attraverso lo studio dei testi tradizionali che sono la base e la guida per entrare nel vivo dello yoga così come ancora oggi lo si pratica e lo si insegna.
Accanto a questa sua formazione per così dire “dinastica” Guru ji Jamuna ha conseguito il dottorato in Naturopatia presso la Gandhi National Academy of Naturopaty di New Delhy, anche se, quando gli si chiede di parlare di questa sua doppia veste, dice di essere prima maestro che medico dal momento che da generazioni il compito della sua famiglia è stato quello di tramandare la spiritualità e cercare il Bene dell’umanità. La sua vita è stata segnata da incontri importanti, primi fra tutti quelli con Gandhi e con Madre Teresa di Calcutta che lo ha spinto ad uscire dall’India per portare, seppur da un approccio religioso diverso, un messaggio di pace e benessere. Anche per questo da ormai vent’anni insegna in molti paesi del mondo dall’Europa all’America al fine di sviluppare la conoscenza e la formazione. Attualmente vive a Khajuraho nel centro-nord dell’India dove dirige l’Ashram di Gaya. È sposato con Shoda, ha due figli e un nipotino.
Incontrarlo è un’esperienza che cambia qualcosa nella tua vita. Con il suo modo delicato, discreto, colmo di gentilezza ti conduce, quasi senza che tu te ne accorga, in una dimensione che non è quella del quotidiano anche se, stando in sua presenza, tutto appare semplice: è come se una leggerezza sottile iniziasse ad attraversarti mentre lo spazio si amplia e cambia la nozione di tempo. È una sensazione di pace quella che ti pervade e ti sembra più facile entrare in contatto con quella parte sottile, aerea che è spesso schiacciata, quando non annullata dal peso del vivere.